21 Dicembre 2024

Modigliani, la mostra inclusiva grazie alla Comunicazione Aumentativa Alternativa

15-12-2020 10:56 - News Generiche
La mostra "Modigliani e l'avventura di Montparnasse" sarà inclusiva e visitabile in maniera il più possibile autonoma anche da persone con disabilità, grazie all'introduzione di un percorso di Comunicazione Aumentativa Alternativa che sostituisce, integra e aumenta il linguaggio verbale di pazienti con bisogni comunicativi complessi legati a diverse patologie.

L'iniziativa nasce grazie all'idea di diverse associazioni livornesi, tra cui Autismo Livorno Onlus, Anffas e Associazione Paraplegici, e alla disponibilità dell'assessore al sociale Andrea Raspanti che ha raccolto le proposte.

"Il metodo di Comunicazione Alternativa Aumentativa è utilizzato dai ragazzi con autismo non verbale, ma più in generale dalle persone con bisogni comunicativi complessi - racconta Sandra Biasci, presidente di Autismo Livorno Onlus - . Si basa sul programma SymWriter che trasforma le parole scritte in simboli. In questo modo le persone non verbali riescono a capire e a "leggere" nella loro maniera un testo e un racconto anche complesso". Uno strumento di inclusione che sarà presente anche alla mostra su Modigliani grazie alla presenza di brochure che verranno realizzate nei prossimi giorni e distribuite alle persone diversamente abili che visiteranno la mostra.

"Per motivi organizzativi e di sicurezza non è stato possibile aggiungere delle didascalie simboliche a quelle che affiancheranno le opere ma con la preziosa collaborazione delle logopediste Laura Gagliano e Francesca Bucciantini stiamo preparando le schede che permetteranno ai ragazzi di visitare la mostra". Attraverso le schede, che racconteranno una selezione delle numerose opere presenti alla mostra, verrà creato un vero e proprio percorso che permetterà la fruizione della mostra in maniera piuttosto autonoma. "Tanti ragazzi che fanno parte della nostra associazione, ma non solo, frequentano il liceo artistico e hanno un forte interesse per l'arte. È una grande opportunità per loro e per la città intera". Ad accompagnare gli utenti in questo percorso sarà l'associazione di promozione sociale Comunico, specializzata in disabilità sensoriali, che garantirà inoltre l'accompagnamento e la descrizione narrativa e logistica durante la visita della mostra, il servizio di interpretariato di LIS Lingua dei Segni Italiana e la trascrizione in braille delle informazioni.

La speranza è che, una volta terminata la mostra, il metodo CAA venga utilizzato stabilmente all'interno del Museo della Città e delle altre istituzioni culturali. "Sarebbe bello che tutti i musei fossero inclusivi - racocnta ancora Biasci -. E questo è già un bel passo avanti".


Fonte: Livorno Today

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